Santuario della Madonna dell'Abbondanza

La pianta, a croce greca, è sormontata da un tamburo circolare e una cupola

Scheda di dettaglio

Situato a un miglio circa dal paese, sorge a limite di un feudo, quasi nello stesso punto dove sin dal secolo decimosesto era ubicata una piccola Cappella denominata S. Maria del Melito

Una mattina di aprile dell'anno 1640. Storia dell'apparizione.

La sua origine risale alla prima metà del secolo decimosettimo (1640-42), epoca caratterizzata da funeste calamità pubbliche che tanti lutti diffusero in Italia e in Europa. Le guerre e la peste mietevano vittime senza numero e la carestia faceva mancare il pane “quotidiano”. Neppure il Salento fu risparmiato dalla desolazione comune.

L'evento straordinario e prodigioso

Su tutto il territorio di Cursi non pioveva da nove mesi. Era passato l'inverno e la primavera sembrava non giungere mai: squallide le campagne, arse e affamate le bestie; tristi i cuori dei Cursiati nella prospettiva di una estate senza raccolto. Una mattina d'aprile dell'anno 1640 Biagio Orlando Natali, un uomo della nostra gente, ha la brutta sorpresa di non trovare più le sue giovenche, impazzite per l'arsura e la fame. Si mette alla ricerca affannosa ma, per quanto camminasse, nessuna traccia. Torna a casa fradicio di stanchezza e di sudore. Ha la disperazione e la bestemmia nel cuore e sulle labbra, ma non si arrende. Dopo breve riposo riprende il cammino e la ricerca, mentre un impulso interiore lo spinge a dirigersi per la via di Muro Leccese.

Povero Biagio Orlando Natali! Cerca le sue giovenche e non sa di andare incontro alla luce. Ce n'è tanta; è giorno e il sole è alto e il cielo è tutto azzurro. Eppure lui ora fissa una luce lontana, distinta che vince lo splendore del sole, che ha tutta la potenza di un invito e lo investe, lo illumina, gli segna la via. Man mano che Biagio si avvicina quella luce prende contorni, assume una fisionomia. È una Signora bellissima, radiante di luce. Ha sul braccio il figlio, bellissimo. Mai vista una Signora così, un Bimbo così! L'uomo della Provvidenza cade istintivamente in ginocchio: è stordito dalla luce e dall'intensità dell'emozione.

«Alzati - Esorta la Signora - non temere. Sono la Regina del Cielo.

Prenderò Cursi sotto la mia protezione e ve ne darò subito un segno.

Và, dì al Parroco che col popolo venga qui in processione.

In questo luogo voi mi costruirete un Tempio e io vi porrò la mia dimora: resterò sempre con voi».

Biagio si leva, si sente rinnovato nel corpo e nell'anima e corre, corre ad annunziare a tutti il messaggio ricevuto. Il Parroco lo accoglie per primo e quando lo sente parlare: «oh, grida, la bella Signora è venuta anche da me, mi è apparsa in sogno e mi ha detto le stesse cose». Verità a confronto! Le campane suonano a festa e tutti si precipitano con la curiosità e l'ansia di sapere cosa è accaduto e quando sanno dell'evento straordinario si incamminano pregando verso il luogo dell'apparizione.

"La chiameremo Madonna dell'Abbondanza" - acclama tutta la gente. "Ecco la nostra Patrona, la nostra Protettrice." Ben presto la notizia dell'Apparizione si diffuse nei paesi circostanti e i Pellegrini accorsero numerosi da tutto il Salento per chiedere grazie alla Vergine.Con le offerte dei devoti si eresse un piccolo Santuario che successivamente venne distrutto quasi completamente e in modo ancora prodigioso.

Distruzione e ricostruzione del Santuario

Correva l'anno 1708. Angelo Macchia, giovane di Cursi, tornando dal suo podere agricolo «Plenzano» venne sorpreso da un furioso temporale e trovò scampo nel Santuario. Ma l'uragano infuriò proprio lì e sembrava che tutto volesse travolgere. Angelo, in ginocchio, pregava con tutta l'anima ed ecco una bellissima Signora - è la stessa di Biagio Orlando Natali - che lo prende per mano, lo conduce verso la porta, lo incoraggia con un sorriso e gli comanda di allontanarsi. Il giovane tremante si avventura sulla vecchia strada tra pioggia, raffiche di vento e scroscio di fulmini. Avanza un po', poi la bufera, più forte di lui, lo sbatte per terra ma è salvo. Voltandosi indietro come per supplicare la Madonna scorge il Santuario in fiamme, "era come una fornace".

Angelo è fuori pericolo. Più tardi risponderà di sì alla chiamata del Signore che lo vuole suo Sacerdote e si dedicherà completamente a diffondere la devozione a Maria. Ma anche i Cittadini di Cursi sono salvi. La Vergine Santa aveva agito da parafulmine. La sua casa era andata in rovina ma i figli di Cursi erano stati risparmiati da un terribile castigo divino: è l'interpetrazione comune del fatto. La materna protezione di Maria, toccata ancora una volta con mano, spinse tutti i fedeli, in una gara stupenda, a ricostruire il Tempio più bello e maestoso di prima. È come lo vediamo ai nostri giorni.

Il Santuario, «con pianta a croce greca sormontata da un tamburo circolare e coperta da cupola» gode degli stessi privilegi della Patriarcale Basilica Romana di S. Maria Maggiore.

Al suo interno si ammirano:

Un pregevolissimo affresco Madonna col Bambino, di stile greco bizantino (XV Secolo) situato al centro dell'Altare Barocco. La Pala dell'Altare, dono del Principe Cicinelli, é stata realizzata da Donato Chiarello (1650) li soave e caro Simulacro della Vergine dell'Abbondanza, opera lignea di Scuola Napoletana

I dipinti di F. Verri raffiguranti i momenti forti della vita della Vergine e le due Apparizioni.

La "Memoria" dell'Apparizione della Vergine Santa a Biagio Orlando Natali si celebra solennemente ogni anno, nella seconda Domenica di Luglio. Nel Giovedì dopo la Domenica di Pasqua si ricorda il Patrocinio di Maria SS. dell'Abbondanza.


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