Chiesa Maria Addolorata

Edificata nel 1834 su committenza dei fratelli Don Nicola e Don Metello Macchia

Scheda di dettaglio

La chiesa si presenta con una facciata a profilo orizzontale cui è stato aggiunto un fastigio a timpano spezzato (forse proveniente da un edificio ecclesiastico più antico) sormontato da una croce. I paramenti in pietra leccese, sono lisci a conci isodomi.

L'accesso è costituito da un'unica porta sormontata, in asse, da una finestra a lira trilobata e da una targa con epigrafe decorata da due rilievi a cartoccio protetti da un umbraculo modanato. L'interno è coperto a volta a spigolo alla leccese e possiede un solo altare in pietra leccese con pedana e gradini d‟altare che sostengono l‟ancona entro cui è raffigurata la tela della Vergine della Pietà col Cristo morto in grembo e la Maddalena, S. Giovanni e Maria di Cleofa.

L'altare è inserito entro un profondo archivolto a rilievo sostenuto da due colonne a capitello corinzio su alti plinti e mostra ancora evidenti legami stilistici con la fase tardo barocca salentina nella alzata mentre nella mensa l‟elemento più aggiornato sembra il sarcofago di tipico sapore neoclassico.

All'interno sono conservate due antiche sculture dei Santi Vescovi, Eligio ed Emidio. Si tratta di due sculture di probabile epoca barocca che avrebbero bisogno di interventi di restauro delle quali risulta ignota la provenienza


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