VERRI ANTONIO LEONARDO - UNA STUPENDA GENERAZIONE

Presso il Museo Castromediano di Lecce una mostra retrospettiva dedicata al poeta e intellettuale salentino Antonio L. Verri.

VERRI ANTONIO LEONARDO - UNA STUPENDA GENERAZIONE

Dettagli della notizia

Fino ad aprile 2022 a tutte le ore lungo il muro di cinta del Museo Sigismondo Castromediano di Lecce sarà possibile vedere la mostra retrospettiva “VERRI ANTONIO LEONARDO - UNA STUPENDA GENERAZIONE”, nata per rendere omaggio al poeta, scrittore, giornalista, operatore culturale, tra gli intellettuali salentini più importanti e prolifici nel periodo compreso fra i tardi anni Settanta e i primi Novanta del Novecento, scomparso a soli 44 anni nel 1993 in un incidente stradale.

Una mostra di strada, allestita tra la gente e i ritmi della città, per un poeta militante e aggregatore di energie intellettuali, poetiche e artistiche, le cui esortazioni “Fate fogli di poesia poeti. Fate solo quello che vi incanta!” risuonano ora su cartelloni e plance pubblicitarie, a ribadire la missione della scrittura e dell’arte contro la standardizzazione dei modelli di vita, la sterilizzazione delle relazioni umane, l’omologazione dei pensieri e delle emozioni.

Il progetto è promosso da Associazione Culturale Fondo Verri, Polo Biblio-Museale di Lecce e Teatro Pubblico Pugliese, con il supporto realizzativo di Bigsur e di EduVita, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Lecce, Caprarica di Lecce, Cursi, Sternatia. Nei prossimi mesi verrà realizzato il catalogo sui diversi aspetti della ricerca di Verri, curato da Simone Giorgino, Mauro Marino, Lorenzo Madaro e Brizia Minerva contenente i contributi di tantissimi intellettuali, operatori culturali e studiosi. Negli spazi del Convitto Palmieri sarà inaugurata una sezione dedicata alla produzione editoriale di Antonio L. Verri. Ulteriori appuntamenti si terranno nei luoghi di vita e attività del poeta, tra cui Caprarica di Lecce e Cursi, dove saranno allestiti degli spazi dedicati al Fondo.

 

Breve profilo biografico di Antonio L. Verri, riportato da Artribune:

Scrittore, giornalista, operatore culturale, Antonio L. Verri è stato uno degli intellettuali salentini più importanti e prolifici nel periodo compreso fra i tardi anni Settanta e i primi Novanta del Novecento, dedicare a lui una mostra retrospettiva è aprirsi a una coralità. Figlio di Raffaele e Filomena, Antonio Leonardo Verri, nasce a Caprarica di Lecce il 22 febbraio del 1949 e qui scompare nel 1993 in seguito a un incidente stradale. L’attività di Verri si caratterizza per la costante valorizzazione della cultura locale, sia attraverso l’infaticabile promozione di artisti salentini – scrittori, pittori, musicisti già noti o emergenti – sia attraverso lo studio di vicende e fenomeni caratteristici della nostra storia e del nostro patrimonio culturale. Da poeta, non ha mai dimenticato la sua radice contadina, cantore della “Cultura dei Tao” è tra coloro che hanno dato al Salento il fondamento teorico della riscoperta delle tradizioni popolari.
Altro aspetto dell’opera di Antonio L. Verri è la frenetica sperimentazione stilistica che caratterizza le sue opere, con il dibattito da lui stimolato nelle numerose riviste di cui fu promotore (Caffè Greco, Pensionante de’ Saraceni, Corriere internazionale, Il quotidiano dei poeti, Ballyhoo) è stato il primo scrittore a introdurre nella letteratura salentina le istanze del postmodernismo su cui ci si iniziava a confrontare a livello nazionale e internazionale, con l’evidente obiettivo di aggiornare e di far interagire la nostra tradizione letteraria con i più vitali fermenti culturali dell’epoca.
Con "Una stupenda generazione", titolo di un paradigmatico testo pubblicato nel 1988 su Sud Puglia, rivista della Banca Popolare Pugliese, Antonio L. Verri traccia, nei fatti, la prima (e forse unica) ricognizione militante dell'arte contemporanea in Terra d'Otranto tra anni Settanta e Ottanta. Una ricognizione trasversale ai generi, capace di coniugare in un unicum l'esperienza creativa che Verri osservava, serviva e valorizzava con il suo incessante e instancabile “fare”. L'aggregazione è stata la leva del suo operare, del suo progettare “contenitori di esperienze” aperti (riviste, mostre, “banchi” di letterari”, iniziative editoriali) e mai nella soggezione dell'essere in “provincia”, in linea con tutta la tradizione letteraria del Novecento salentino, osando e sollecitando relazioni ampie, regionali, nazionali e internazionali.
Il corpo di “Ar, il Gran Saraceno”, così spesso era appellato il poeta di Caprarica, era un corpo grande, intellettualmente capiente, capace di accogliere e di farsi carico delle istanze e delle necessità espressive di tanti. Una moltitudine di nomi viene in mente pensandolo e, a lui e a questi nomi, la mostra, in corso di progettazione, “VERRI Antonio Leonardo – Una stupenda generazione” vuol rendere omaggio e nuova visibilità.

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